
Il libro raccoglie una trentina di racconti, diversi per lunghezza e stile, ma accomunati dal tema del conflitto fra l'essere umano e il suo tempo. I racconti hanno per protagonisti persone famose come lo scrittore Bruno Schulz e il regista Krzysztof Kieślowski, o sconosciute come la sfortunata insegnante di musica di nome Eleni; luoghi carichi di memoria come Coimbra o addirittura entità come la voce umana, che è al centro di una indagine sui suoi usi secondo le culture e il tempo.
I racconti sono raggruppati in blocchi narrativi che insistono su un personaggio -come la già citata Eleni, o il barbiere ammiratore di Toscanini nell'Italia fascista- un tema -il cinema, il jazz, la crisi economica- oppure un luogo o un periodo storico -ad esempio l'Urss. Il passaggio da un blocco narrativo all'altro avviene per associazione di idee, come in una jam session narrativa.
Giorgio Camillo Galli
Giorgio Camillo Galli è nato a Pescara nel 1980 e si è laureato in Scienze della Comunicazione a Siena. Vive a Roma dove ha esercitato la professione di libraio.
Scrive sui blog "Perìgeion" e "Poetarum Silva", sulla rivista "Il Grandevetro" e sulle rivista online "Niedern Gasse" e "Morel, voci dall'isola".
Ha pubblicato "La parte muta del canto" (Joker, 2016), "Le morti felici" (Il Canneto, 2018), "Le voci sopravvissute" (Gattomerlino Superstripes, 2020), "Il matto di Leningrado" (Gattomerlino Superstrips, 2021) e la raccolta poetica "Canzonacce" (Delta3Edizioni, 2021).
E' fra gli autori del "Repertorio dei matti della città di Roma" a cura di Paolo Nori (Marcos y Marcos, 2015).