Sulle orme di Mark Twain: un libro per chi fugge dal Tempo correndo a una velocità fantastica.

Dopo la raccolta di racconti La babysitter e altre storie,
il libro di uno dei padri del postmoderno americano per chi ha amato gli indimenticabili protagonisti di Mark Twain.
dall’11 marzo in libreria
«La luce delle stelle sul fiume fa sentire a casa.
Nella prateria quella luce è più polverosa e in genere rende le persone tristi e solitarie. Ma in quella splendida nottata, le stelle adornavano la stupefacente avventura che io e la ragazza stavamo per intraprendere e che sembrava non aver più fine. Sarebbero finite solo la solitarietudine e la tristezza.»
«Robert Coover è l’autore postmoderno più divertente e acuto.»
Michiko Kakutani, The New York Times
Huckleberry Finn è diventato grande; ha abbandonato da tempo la vita civile vissuta da ragazzo e insieme a Tom Sawyer si è avventurato nel Far West, dove le regole non esistono. Insieme, cavalcano sulle rotte del Pony Express, mentre attorno a loro divampa la Guerra di secessione.
Ma ben presto Tom capisce di non voler fuggire dalla civiltà: sposa la sua antica fidanzata Becky Thatcher e torna a Est per inseguire potere e successo. Huck rimane solo: doma cavalli selvaggi, guida carovane di fanatici religiosi, diventa amico dell’indiano Eeteh che gli racconta le storie dei Grandi Spiriti.
Sotto i suoi occhi, l’America moderna nasce e si impone con la violenza e con l’inganno, pagando il progresso con il sangue dei nativi e dei neri, non più schiavi ma non ancora liberi.
Robert Coover si confronta con una figura chiave della letteratura mondiale: Huck è disincantato ma ancora innocente, affronta la vita senza pregiudizi e senza filtri. Al contrario di Tom, che conosce il potere e ne ha imparato ogni astuzia, vede la verità oltre le parole e porta alla luce le profonde contraddizioni del sogno americano.
Denso di poesia, esilarante e a tratti crudele, Huck Finn nel West è un romanzo d’avventura e insieme la storia stessa dell’America contemporanea; e parla a quella parte di noi che si nutre di miti, che li inventa continuamente, e attraverso la narrazione riscopre e plasma la propria vita.


Dopo la raccolta di racconti La babysitter e altre storie,
il libro di uno dei padri del postmoderno americano per chi ha amato gli indimenticabili protagonisti di Mark Twain.
dall’11 marzo in libreria
«La luce delle stelle sul fiume fa sentire a casa.
Nella prateria quella luce è più polverosa e in genere rende le persone tristi e solitarie. Ma in quella splendida nottata, le stelle adornavano la stupefacente avventura che io e la ragazza stavamo per intraprendere e che sembrava non aver più fine. Sarebbero finite solo la solitarietudine e la tristezza.»
«Robert Coover è l’autore postmoderno più divertente e acuto.»
Michiko Kakutani, The New York Times
Huckleberry Finn è diventato grande; ha abbandonato da tempo la vita civile vissuta da ragazzo e insieme a Tom Sawyer si è avventurato nel Far West, dove le regole non esistono. Insieme, cavalcano sulle rotte del Pony Express, mentre attorno a loro divampa la Guerra di secessione.
Ma ben presto Tom capisce di non voler fuggire dalla civiltà: sposa la sua antica fidanzata Becky Thatcher e torna a Est per inseguire potere e successo. Huck rimane solo: doma cavalli selvaggi, guida carovane di fanatici religiosi, diventa amico dell’indiano Eeteh che gli racconta le storie dei Grandi Spiriti.
Sotto i suoi occhi, l’America moderna nasce e si impone con la violenza e con l’inganno, pagando il progresso con il sangue dei nativi e dei neri, non più schiavi ma non ancora liberi.
Robert Coover si confronta con una figura chiave della letteratura mondiale: Huck è disincantato ma ancora innocente, affronta la vita senza pregiudizi e senza filtri. Al contrario di Tom, che conosce il potere e ne ha imparato ogni astuzia, vede la verità oltre le parole e porta alla luce le profonde contraddizioni del sogno americano.
Denso di poesia, esilarante e a tratti crudele, Huck Finn nel West è un romanzo d’avventura e insieme la storia stessa dell’America contemporanea; e parla a quella parte di noi che si nutre di miti, che li inventa continuamente, e attraverso la narrazione riscopre e plasma la propria vita.
